25 anni di privacy in un volume fotografico. In un quarto di secolo la privacy da diritto borghese è diventata una conquista di tutti, a sostegno della libertà e della democrazia. Con questa considerazione il Presidente dell’Autorità Garante Pasquale Stanzione in un’intervista all’ANSA, ha riassunto i 25 anni di attività del Garante. Attività raccolte in un volume fotografico dal titolo evocativo “25 anni di Privacy in Italia. Dalla distanza di cortesia all’algoritmo”.
Oggi la presentazione del volume
Il libro ripercorre i mandati che si sono succeduti a partire dal 1997. La presentazione sarà oggi a Roma presso la camera di commercio. Sarà possibile seguire la presentazione in diretta streaming sul sito del Garante www.gpdp.it
Le conquiste lato privacy
Sempre nell’intervista esclusiva all’Ansa, Stanzone ha voluto evidenziare come in questo lungo periodo, una delle conquiste più importanti sia stata la democratizzazione della privacy. Diritto di tutte e di tutti. Il passaggio da “strumento borghese” a garanzia anche delle fasce più deboli, ha dato una grossa mano a garantire quell’uguaglianza sostanziale sancita dalla costituzione.
La privacy in tempo di guerra
Stanzione nel suo intervento si è anche soffermato sull’attualità. La guerra, ha detto all’Ansa, amplifica la dimensione della necessità e induce a sottovalutare l’importanza dei diritti. A farne le spese sono, quasi sempre, i soggetti più vulnerabili per condizione sociale, economica, personale. Per questo motivo il Garante si è impegnato a tenere alta l’attenzione su quella che Atanzione ha definito “pornografia del dolore”. Un passaggio evidentemente riferito complesso rapporto tra privacy ed informazione.
Punto sul lavoro svolto
“La pandemia ci ha insegnato a ricercare sempre, dietro pretesi antagonismi, una sinergia virtuosa tra l’io e il noi, la libertà e la solidarietà. La privacy è stata un’interprete importante di quest’esigenza di bilanciamento”, ha dichiarato Stanzione all’Ansa. Un passaggio secondo noi fondamentale per interpretare il piglio, soprattutto futuro, che dovrà avere l’autorità. Un passaggio che mette il focus sulla funzione sociale del Garante, e non soltanto meramente di “vigilanza”.
Il futuro. La sfida tecnologica
L’ultimo punto dell’intervista rilasciata all’Ansa ha inevitabilmente toccato un punto chiave: la privacy legata alle nuove tecnologie. Riguardo l’argomento Stanzione ha dichiarato: “C’è bisogno di una guida antropocentrica dell’innovazione, che impedisca di rendere l’uomo strumento della macchina, anziché viceversa”. In questo contesto, il Presidente ha citato il GDPR come esempio dell’impegno dei legislatori di riuscire a far convivere tecnologia e privacy.
L’intervista è consultabile integralmente sul sito dell’ansa. Al dibattito – moderato da Bruno Vespa – interverrà il Collegio del Garante (Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza); Giulio Anselmi, Presidente dell’Ansa; Luigi Contu, Direttore dell’Ansa; Andrea Jelinek, Presidente del Comitato dei Garanti privacy europei, Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma. Le relazioni saranno svolte da Giovanni Maria Flick e Ugo De Siervo, Presidenti emeriti della Corte Costituzionale
Fonte: ansa.it