La Commissione Europea ha varato a fine luglio un’articolata proposta di legge volta a creare un Regolamento Europeo Antiriciclaggio sulla falsariga del GDPR con lo scopo di sconfiggere la criminalità finanziaria. Ma la proposta della commissione è decisamente molto più articolata:
Le misure odierne perfezionano l’attuale quadro normativo dell’UE, adeguandolo alle sfide nuove ed emergenti legate all’innovazione tecnologica, come le valute virtuali, la maggiore integrazione dei flussi finanziari nel mercato unico e la natura globale delle organizzazioni terroristiche. Queste proposte contribuiranno a creare un quadro molto più coerente per agevolare la conformità degli operatori soggetti alle norme AML/CFT. In particolare quelli che operano a livello transfrontaliero.
Il pacchetto odierno consta di quattro proposte legislative:
- un regolamento che istituisce una nuova autorità dell’UE in materia di AML/CFT;
- un regolamento in materia di AML/CFT contenente norme direttamente applicabili, anche in relazione all’adeguata verifica della clientela e alla titolarità effettiva;
- una sesta direttiva in materia di AML/CFT (AMLD6), che sostituisce l’attuale direttiva (UE) 2015/849 (quarta direttiva antiriciclaggio, a sua volta modificata dalla quinta), contenente disposizioni da recepire nel diritto nazionale, come le norme sugli organismi di vigilanza nazionali e le Unità di informazione finanziaria negli Stati membri;
- una revisione del regolamento del 2015 sui trasferimenti di fondi ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività (regolamento (UE) 2015/847).
I link qui inseriti offrono la possibilità di iniziare a farsi un’idea precisa delle modalità di azione della Commissione per sconfiggere la criminalità finanziaria. Si tratta di bozze certo, ma decisamente utili allo scopo.
Cruciale in tutto questo avanzamento del diritto la formazione della nuova Anti Money Laundring Authority (AMLA).