Tool spyware per iPhone, venduto agli Emirati Arabi. Un tema quello della protezione dei dispositivi di Cupertino che ciclicamente ritorna d’attualità
Tecnologia nelle mani sbagliate
La tecnologia nelle mani sbagliate, che ripercussioni può avere sulla vita reale e quella politica?
La domanda è la stessa che in buona parte sta scatenando le proteste davanti agli store Apple, di associazioni e liberi cittadini preoccupati che la nuova tecnologia CSAM possa essere utilizzata per fini poco puliti. In questo senso, un precedente pericoloso, ad avallare le preoccupazioni riguardo l’argomento, è stato rivelato in questi giorni.
Anno 2016
In quell’anno gli Emirati Arabi entrarono in possesso di un exploit per iPhone.
Emirati che, sfruttando una vulnerabilità “zero click” in iMessage (in pratica l’utente non deve compiere nessuna azione per finire hackerato) lo utilizzarono per controllare attivisti, dissidenti, ONG e oppositori politici.
Il rapporto arriva da fonti indipendenti del MIT Technology Review che fu Accuvant, un’azienda di cybersicurezza USA.
Le certezze
Pare certo che a vendere il Tool spyware per iPhone, sia stata una gang di mercenari americani, che hanno concluso l’affare per 1,3 milioni di dollari. La vulnerabilità sulla quale il tool ha agito, è in iMessage, strumento madre del programma di spionaggio “Karma” di Abu Dhabi. Ancora non sono chiare le dinamiche di azione del vettore di attacco.
Dal comunicato del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti emerge, però, il coinvolgimento nell’operazione di ex collaboratori dell’intelligence americana e personale militare. I criminali hanno ricevuto una multa per oltre 1,68 milioni di dollari per aver fornito servizi di hacking a una nazione straniera senza il permesso del Dipartimento di Stato.
Apple
Per il momento la casa di Cupertino non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Ma possiamo immaginare gli esperti di sicurezza della casa della Mela morsicata al lavoro sulla questione. Questo anche perché sulla privacy Apple sta investendo non poco anche a livello di immagine.