Android. Svolta privacy per Google che estenderà la funzione di protezione privacy, recentemente rilasciata per Android 11, a tutte le versioni (a partire dalla 6 Marshmallow) del sistema operativo.
L’avvio dell’estensione è previsto per Dicembre
In sostanza i dispositivi effettueranno in automatico il reset dei permessi delle app non utilizzate, permessi conosciuti universalmente come “runtime”, comunemente definiti “pericolosi”. Il reset automatico sarà attivo come impostazione predefinita sulle app compatibili con Android 11 e successive. Nelle versioni più datate l’utente dovrà impostarlo ed attivarlo manualmente.
L’introduzione dell’auto-reset è una buona notizia…
Ha spiegato Paolo Dal Checco, consulente informatico forense, che ha poi aggiunto: “Tutti noi scarichiamo troppe app: le scarichiamo anche per utilizzarle pochi minuti, testarle e non riaprirle mai più oppure per usarle una volta all’anno, quando andiamo in vacanza”.
App scaricate con leggerezza
La maggior parte di queste app scaricate con leggerezza non creano grossi problemi. Se spostiamo il focus però su tutte quelle che ci chiedono la posizione attivando il GPS – app sul Meteo, Navigatori etc. – o la fotocamera, pare chiaro come l’accorgimento sia fondamentale per la riservatezza di tutti gli utenti.
Sino ad oggi i software insatallati, anche se inutilizzati, continuavano ad accedere ai nostri dati. Con il reset automatico il problema sembra poter essere risolto.
In ultima analisi
La svolta privacy è cruciale anche per evidenziare l’attenzione di Google verso privacy e sicurezza. Soprattutto per un aspetto: sino ad ora le nuove funzionalità potevano essere estese soltanto nelle versioni di Android più recenti. L’opportunità data dal colosso di aggiornare anche i sistemi più obsoleti, è certamente un buon segnale a favore di una estensione dei sistemi di sicurezza on line verso tutte le fascie di popolazione.