Facebook e Garante insieme contro il Revenge Porn. Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2021, tra le molte iniziative a sostegno della causa, vogliamo sottolineare quella presa dal Garante Privacy e Facebook.
Azione congiunta
Una mossa concreta a difesa della privacy e della sicurezza delle donne. La collaborazione nasce con l’intento di creare un canale d’emergenza per le vittime potenziali. In particolare per aiutare le persone che temono la diffusione senza consenso di loro contenuti intimi.
Chiedere il blocco dei contenuti
Le persone timorose di una diffusione del loro materiale privato, senza il loro consenso, su Facebook o Instagram, possono segnalare questo rischio e ottenere che le immagini vengano bloccate. Il canale di segnalazione preventiva è quello attivato lo scorso anno in Italia, come programma pilota gestito da Facebook. Sino a pochi mesi è stato accessibile soltanto attraverso una associazione no profit. Da Marzo 2021, il canale è quello istituzionale.
Come richiedere il blocco
Nella pagina predisposta dal Garante, le potenziali vittime di pornografia non consensuale trovano un modulo – scarica il modulo – da compilare per fornire all’Autorità le informazioni utili a valutare il caso e a indicare all’interessato il link per caricare direttamente le immagini sul programma. Immagini che a questo punto passano “in lavorazione”, nelle mani di Facebook.
Codifica hash
Una volta caricate, le immagini, sono cifrate da Facebook tramite codifica hash, in modo da diventare irriconoscibili prima di essere distrutte. Attraverso una tecnologia di comparazione, sono poi bloccate da possibili tentativi di una loro pubblicazione sulle due piattaforme social, Instagram e Facebook (tecnica molto simile a quella proposta da Apple per le immagini CSAM). Resta che il fatto che Facebook e Garante insieme contro il Revenge Porn siano operativi è una notizia ottima.