Germania nascerà una nuova Polizia Finanziaria. Una necessità scaturita dai problemi che la Nazione continua ad avere in relazione al riciclaggio di denaro. Va oltre i 100 miliardi l’anno il flusso di denaro sporco, proveniente da attività criminali in Germania. Un dato in netto contrasto con l’immagine di un Paese spesso preso a modello in ambito di sicurezza ed efficienza.
Pessima pagella
I numeri riportati provengono da una indagine effettuata dall’ dell’Università di Halle-Wittenberg. Cifre che, a ridosso dell’atteso rapporto dell’agenzia internazionale anti-riciclaggio – Financial Action Task Force – fanno prevedere una relazione non proprio confortante. Dati alla mano, il Ministro delle Finanze Christian Lindner ha promesso più impegno per arginare il fenomeno, un impegno che nel concreto porterà alla creazione di un dipartimento federale di Polizia Finanziaria. In sostanza, la Germania si doterà di una forza molto simile, nei compiti, alla nostra Guardia Di Finanza.
Il caso Germania
La domanda sorge spontanea: per quale motivo uno dei paesi più ricchi d’Europa è anche tra i più fragili dal punto di vista del contrasto al riciclaggio di denaro sporco? Lo abbiamo già accennato in questo articolo. Sintetizzando, i motivi principali sono due. Il primo è “banalmente” legato all’assenza di un limite di contante fisso – su questo punto sarà interessante verificare come cambieranno i dati dall’entrata in vigore del limite di 10.000 euro imposto dall’Europa.
Il “problema” Polizie Regionali
Il secondo motivo è strettamente legato alle intenzioni espresse dal Ministro delle Finanze. Ad oggi, in Germania, sussiste un sistema di Polizia Federale. Di fatto, un sistema di vigilanza sui reati finanziari che agisce localmente. In sostanza il contrasto ai fenomeni criminali di natura finanziaria è affidato in primis alle varie polizie regionali, e soltanto in un secondo momento al Bundeskriminalamt, l’Ufficio di Polizia Criminale di Stato. Una macchina farraginosa e che, come evidenziato spesso dagli stessi media tedeschi, rallenta il contrasto ai fenomeni di riciclaggio. Per farci un’idea di quanto l’argomento sia caldo da quelle parti, vi invitiamo a leggere questo articolo del 2013 che riporta le parole del giornalista Joachim Käppner del quotidiano Süddeutsche Zeitung, che già all’epoca – senza remore – esprimeva ad alta voce la necessità, per la Germania, di dotarsi di una Polizia Tributaria sul modello della Guardia di Finanza Italiana.
Gli acquisti in contanti
La nuova autorità antiriciclaggio tedesca dovrà vigilare in particolare sugli acquisti in contanti. In Germania è ancora possibile acquistare un immobile in contanti, la stessa “regola” vale per gioiellerie e sale gioco, per citare due attività ad alto rischio riciclaggio.
Follow The money
Se il nome della “Guardia di Finanza” tedesca non è stato ancora deciso, il motto è già stato annunciato dal Ministro delle Finanze,“Follow The Money” – insegui il denaro – La struttura della nuova autorità di fatto raggrupperà le forze che si occupano di crimini finanziari – ad oggi decentrate – in un una unica unità di controllo che agirà in collaborazione con l’Unità Centrale di Investigazione sulle Transazioni Finanziarie. È previsto anche un’area strettamente dedicata al settore immobiliare e a quello del gioco d’azzardo. Una riforma che, se arriverà così nella sua versione definitiva, porterà ordine ad una organizzazione che, attualmente, vede agire oltre 300 autorità di vigilanza nei vari Länder – Stati Federali Tedeschi –