Indagine del Garante su Pornhub. L’ennesimo monito a un colosso del web. Il Garante Privacy per la protezione dei dati personali ha avviato un’indagine sulla profilazione e il tracciamento degli utenti sul territorio Italiano. La società MG Freesites Ltd, responsabile della gestione del celebre sito hot, Pornhub, ha venti giorni per rispondere alle domande poste dal Garante italiano.
Profilazione degli utenti italiani
Il Garante Privacy ha puntato in particolare l’attenzione sulla presunta profilazione degli utenti italiani su Pornhub. Nel caso fosse confermata la pratica, il Garante richiede ovviamente informazioni dettagliate riguardanti le modalità e le finalità di raccolta dei dati.
Analisi dell’uso di cookie e strumenti di tracciamento
Un altro aspetto oggetto delle richieste del Garante riguarda l’impiego di cookie e altri strumenti di tracciamento su Pornhub, diversi da quelli di natura tecnica. La società dovrà fornire informazioni sulla base giuridica del trattamento dei dati, sia per gli utenti con account sulla piattaforma, sia per quelli non autenticati. È stata inoltre richiesta una descrizione dettagliata dei dati raccolti e delle modalità tecniche utilizzate per ottenere il consenso degli utenti, nonché delle informative fornite.
Cessione dei dati a terzi e tutela dei minori
Un aspetto particolarmente delicato riguarda la possibile cessione dei dati personali degli utenti a terze parti. Nel caso in cui i dati vengano comunicati ad altre entità, MG Freesites Ltd dovrà indicare i destinatari e chiarire se gli utenti siano stati adeguatamente informati in merito. Inoltre, il tema dell’età degli utenti e l’implementazione di filtri per i minori costituiscono un ulteriore punto di interesse per l’indagine del Garante Privacy. Un punto, quello legato alla verifica degli utenti inscritti, che il Presidente dell’Autorità Pasquale Stanzione, aveva pochi giorni fa messo in risalto durante il suo intervento a margine del report annuale delle attività del Garante, e gli impegni futuri.
Al momento nessuna sanzione
A differenza delle recenti decisioni del Garante riguardo a colossi come Tik Tok e OpenAI, in questo caso l’autorità non ha disposto il blocco temporaneo delle attività on line ma, identificate delle criticità, chiesto lumi per poter avere un quadro completo di come siano gestiti i dati dalla piattaforma.