Amla: ci siamo quasi!

In data 13 dicembre 2023, il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla creazione di una nuova autorità europea (AMLA) per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

L’acronimo “Amla” sta per “Anti-Money Laundering Authority”.

Avevamo già parlato in precedenza (qui) dell’ambizioso piano dell’Unione europea nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.

Il pacchetto AML

L’istituzione dell’Amla rappresenta soltanto uno dei tasselli del c.d. “AML Package“, cioè quell’insieme di misure varate/o in corso di esame nelle sedi europee volte ad una repressione più incisiva del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Il pacchetto Antiriciclaggio è formato da ben quattro provvedimenti, segnatamente:

  • La proposta di Regolamento che istituisce l’Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo;
  • la proposta di Regolamento sulla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo («Regolamento AML»);
  • la VI Direttiva in materia AML/CFT che sostituirà la vigente IV Direttiva 2015/849/UE («VI Direttiva»);
  • modifica del Regolamento 2015/847 del 20 maggio 2015 sulle informazioni che accompagnano i trasferimenti di fondi.

I poteri dell’Amla

La nuova Autorità ricoprirà un ruolo fondamentale: tra le attribuzioni, vanno menzionati, a titolo esemplificativo, i poteri nella supervisione antiriciclaggio, come fulcro di un sistema integrato, composto dall’Autorità stessa e dalle Autorità nazionali; il supporto alle Unità di intelligence finanziarie nazionali, quale meccanismo di coordinamento sovranazionale; il potere sanzionatorio nei casi tassativamente previsti; il supporto alle Istituzioni e alle Autorità giudiziarie e alle forze di polizia dei Paesi membri.

Prossimi step

Il testo dell’accordo provvisorio sarà ora messo a punto e presentato ai rappresentanti degli Stati membri e al Parlamento europeo per approvazione. Se approvati, il Consiglio e il Parlamento dovranno adottare formalmente i testi.

Si auspica che l’Autorità possa diventare operativa tra il 2024 e il 2025.

Dove avrà sede l’Amla?

Qualche mese fa la Commissione europea ha aperto in via ufficiale la selezione per ospitare l’Autorità (selection of the seat of the Anti-Money Laundering/Countering the Financing of Terrorism Authority), chiusa poi ufficialmente il 10 novembre 2023, alle ore 18:00.

Il Governo italiano ha presentato Roma come candidata ufficiale per ospitare la sede. (ne abbiamo parlato in diverse occasioni, qui e qui gli ultimi articoli sul tema)

La location ideale dovrebbe rispettare alcuni requisiti; dovrebbe permettere all’Autorità di esercitare al meglio i propri poteri, di reclutare personale specializzato e qualificato, di offrire una formazione adeguata, nonché di cooperare in modo efficiente con le altre Istituzioni europee.

Inoltre, si richiede che la location possa garantire determinati standard qualitativi di vita e di benessere per il personale AMLA e per i familiari (es. accesso al mercato del lavoro, cure mediche, previdenza, asili, welfare, trasporti ecc.).

Nei prossimi mesi la Commissione vaglierà attentamente ciascuna candidatura e selezionerà la città ospitante.

 

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