Anche Microsoft e Nike nel Metaverso. La svolta di Facebook, verso quello che di fatto si configura come l’inizio di un’era – se possibile – ancora più “dominata” dal virtuale, ha di fatto smosso anche altri colossi. Se l’intenzione di Microsoft atta a rivoluzionare le riunioni su Teams con avatar interattivi è evidentemente sulla comprensibile scia di una realtà mista, le intenzioni di Nike vanno ancora più a fondo nel virtuale.
Vendere scarpe nel Metaverso
L’idea è piuttosto semplice. Con lo sviluppo di Avatar sempre più capaci di interagire, l’abbigliamento è una frontiera da sviluppare. Dovranno pur vestirsi in nostri alter ego in rete, no? Così dal sito della CNBC arrivano notizie su Nike: l’azienda ha registrato diversi marchi con il fine di realizzare e vendere scarpe e vestiti virtuali. L’azienda ha inoltre recentemente aperto molte posizioni di lavoro per designer di calzature virtuali e capi di abbigliamento vari. Molto più di un segnale sulla direzione intrapresa. Nike, in realtà, si era già lanciata in rete nel 2019, anno in cui aveva stretto una collaborazione con il celebre videogioco Fortnite, dando la possibilità ai players di comprare Air Jordan virtuali per i loro personaggi.
Cosa farà Microsoft
Ne parla approfonditamente The Verge, sito specializzato in tecnologia. Microsoft vuole realizzare uno spazio virtuale, sulla scia del nuovo Facebook. L’ambiente sarà quello di Teams, il software più utilizzato per le riunioni aziendali. In particolare, entro la prima metà del 2022, in concreto, l’azienda punta a combinare le sue tecnologie di realtà mista – es: occhiali smart HoloLens – nelle video chat. In sostanza, al posto vostro potrà partecipare ai meeting il vostro avatar, animato e personalizzato.
La realtà aumentata
Per gli esperti di The Verge, Mesh, piattaforma di realtà aumentata recentemente presentata da Microsoft e pensata per creare spazi virtuali in cui interagire, sarebbe dovuta essere l’evoluzione di Teams. In realtà il futuro dovrebbe essere una combinazione tra le due piattaforme. Ovvio che l’accelerata su questi progetti sia dovuta anche alla crescente affermazione di nuove modalità di lavoro esclusivamente in remoto. Lo ha raccontato Nicole Herskowitz, manager di Microsoft Teams:
dopo trenta-quaranta minuti di riunione da remoto è molto difficile mantenere la concentrazione e il coinvolgimento. La “stanchezza” provata da molti utenti ha spinto Microsoft a introdurre prima la modalità Together in Teams e, a breve, a fondere Teams con Mesh
Lo sviluppo per le aziende: ogni azienda, se lo vorrà, potrà costruirsi il suo metaverso all’interno di Teams/Mesh. Una possibilità importante soprattutto per tutte quelle realtà che, in particolare, si occupano di consulenza.
Gli avatar animati
Saranno i nostri alter ego in 3D. In futuro gli avatar serviranno a rappresentare l’utente nelle riunioni tutte le volte che non si sentirà a suo agio nell’accendere la webcam, o non potrà. L’intelligenza artificiale ascolterà la nostra voce, in modo da animare l’avatar che, assicurano da Microsoft, sarà in grado di alzare la mano per porre domande e, a richiesta dell’utente, esprimere anche differenti espressioni facciali.
Tutti verso una direzione. La realtà mista.
Per chiudere il cerchio, l’operazione di rebranding di Facebook con il nuovo nome, Meta ha come obiettivo finale di uscire dal mero concetto di social network, per traghettarci in una realtà parallela e virtuale in cui potremo teletrasportarci al lavoro, a un concerto, a teatro. In forma di ologramma. Sintetizzando molto. Secondo il New York Times, l’azienda starebbe pensando anche a negozi fisici, luoghi in cui gli utenti potranno fare esperienza con i dispositivi sviluppati dalla divisione Reality Labs, al lavoro per un futuro. Ma quale futuro? Per alcuni preoccupante, per altri a supporto di un Mondo più sostenibile.
Considerazioni lato data protection
Un nuovo Mondo, quello che si sta delineando, che avrà un forte impatto dal punto di vista etico, psicologico, ambientale.
Su questi aspetti vi lasciamo alle vostre considerazioni. Lato Privacy, sentiamo la necessità di porci delle domande. Che movimento di dati personali ci sarà dietro questo fiorire di realtà alternative, nell’interazione con la vita reale? In che modo i negozi, in questo caso Nike, gestiranno la privacy e le transazioni per l’acquisto di prodotti virtuali (blockchain?)?. Ultima, ma non ultima, domanda: gli avatar avranno le nostre sembianze? In questo caso come verrà trattato il riconoscimento facciale?. Proveremo, in articoli di approfondimento, a darci e darvi delle risposte.