Antiriciclaggio: confronto MEF-Consulenti del lavoro

Si è tenuto questa settimana il primo confronto tra il Sottosegretario al MEF e i delegati dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, finalizzato a istituire un tavolo tecnico avente l’obiettivo di modificare alcuni aspetti la normativa Antiriciclaggio.

Le necessità rilevate in materia di Antiriciclaggio

E’ stato il Presidente dell’Ordine De Luca a evidenziare la necessità di intervenire su diversi aspetti della normativa Antiriciclaggio, tra cui il Sistema sanzionatorio, al fine di renderlo più proporzionato.

Altro tema sollevato – ad avviso degli esperti – riguarderebbe le difficoltà riscontrate nella rilevazione dei rapporti con i soggetti politicamente esposti (PEP).

Sulle criticità evidenziate il Consiglio dell’Ordine ha stilato un apposito documento contenente osservazioni e proposte migliorative.

Di particolare interesse le osservazioni sul Sistema sanzionatorio, sulla consultazione del Registro delle imprese e sugli obblighi di conservazione ex Art. 31.

Le osservazioni sul Sistema sanzionatorio

In primo luogo – a detta dei Consulenti del lavoro – le sanzioni previste dal D.lgs. 231/2007 sarebbero sproporzionate per

un libero professionista titolare di piccolo studio che ha commesso delle semplici “leggerezze” nell’esecuzione degli adempimenti e non ha certo concorso con il proprio cliente nel violare il Codice Penale.

Sempre nel documento si propongono le seguenti soluzioni:

a) Dovrebbero essere previsti limiti massimi alle sanzioni applicabili legati all’entità dei compensi dichiarati dal “soggetto obbligato” libero professionista. In attesa di un intervento di modifica dell’articolo 67 del D.Lgs 231/2007, si potrebbe pensare ad un’implementazione della Circolare DT 56499 del 17/6/2022.
b) Prevedere lo strumento della “diffida ad adempiere” adottabile dagli Organismi Ispettivi con l’inapplicabilità delle sanzioni in caso di adempimento nei termini assegnati.

Le osservazioni in materia di consultazione del Registro imprese

Ancora, il Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro si lamenta altresì dell’onerosità della procedura di consultazione delle Sezioni autonoma e speciale del Registro delle Imprese (qui abbiamo parlato dell’obbligo di comunicazione del T.E.).

Secondo il Consiglio, infatti

la “collaborazione” nella lotta al riciclaggio di proventi di attività criminosa e finanziamento al terrorismo che lo Stato italiano chiede ai professionisti non deve tramutarsi in oneri aggiuntivi per questi ultimi.

Le osservazioni in materia di obblighi di conservazione Antiriciclaggio

Infine, un ultimo punto di sicuro interesse attiene agli obblighi di conservazione ex Art. 31 D.lgs. 231/2007.

Secondo il Consiglio, infatti, occorrerebbe una riduzione del periodo di conservazione dei documenti sull’adeguata verifica, da 10 a 5 anni, decorrenti dalla cessazione del rapporto continuativo.

In conclusione

Si attende a questo punto l’esito dell’incontro al MEF ed ulteriori aggiornamenti e sviluppi, con l’auspicio che si possa arrivare a delle soluzioni ottimali per tutti i soggetti coinvolti in questa delicata materia!

 

Hai dubbi? contattaci! Saremo ben lieti di poterti aiutare!