Banca d’Italia e la riforma SNA. Banca d’Italia, il linea con l’evoluzione del quadro istituzionale Europeo, ha deciso di rafforzare la propria azione attraverso la creazione di una nuova struttura. L’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio – SNA –
In questo contesto, Banca d’Italia ha avviato un percorso di revisione delle metodologie AML/CFT che richiede, tra l’altro, di ampliare le informazioni a supporto delle attività di analisi.
La scelta risulta perfettamente aderente al concetto di vigilanza AML basata sul rischio già richiamata negli Orientamenti EBA.
Gli orientamenti EBA infatti richiedono alle Autorità di vigilanza di fondare la propria azione su una molteplicità di fonti informative, richiamando espressamente l’esigenza di acquisire informazioni su:
– tipologia di clientela
– canali distributivi
– operatività
– prodotti e servizi offerti
– esposizione al rischio geografico
L’avviamento della riforma:
Le informazioni relative ai fattori di rischio sopra indicati– se non già disponibili nel patrimonio informativo della Banca d’Italia – saranno acquisite attraverso un questionario.
Il questionario verrà sottoposto in via sperimentale ad un campione rappresentativo di intermediari.
Lo scopo:
Lo scopo di questa prima analisi è di poter verificare l’efficacia e la funzionalità del progetto rispetto agli obiettivi.
I tempi di risposta richiesti agli intermediari selezionati, saranno di 6 settimane.
La rilevazione campionaria della prima fase dell’indagine è stata preceduta da un’interlocuzione con le principali associazioni di categoria, e le loro osservazioni e proposte sono state tenute in considerazione per la realizzazione del progetto.
I risultati della prima analisi
I risultati della prima fase del progetto, verrano presi in considerazione nei prossimi mesi per apportare al questionario eventuali modifiche o affinamenti.
Banca d’Italia invita in ogni caso non solo i soggetti selezionati ai fini dell’indagine, ma tutta la platea degli intermediari, a far pervenire eventuali commenti e osservazioni al questionario entro il 5 dicembre p.v.
La conclusione di questa prima fase è stimata entro il primo semestre del prossimo anno.
La versione definitiva del questionario sarà sottoposta annualmente a tutti i soggetti vigilati.
Scarica il questionario