reLa condivisione dei dati su Whatsapp o in generale su canali di comunicazione simili, in special modo quelli di tipo particolare, resta un grave problema aperto e di difficile controllo. Veritas Technologies, leader globale nella protezione dei dati, ha condotto un’indagine, usando un campione di 12.500 persone, su questo tema i cui risultati sono piuttosto allarmanti.
Vediamo i numeri
- 71% degli impiegati usa le chat per trasmettere dati personali anche particolari o comunque dati aziendali;
- 58% tiene questi dati su questi software senza cancellarli
- tra i dati messi sulle piattaforma di Instant Messaging (IM) c’è di tutto, dai contratti (10%), a informazioni sul personale (10%) agli esiti sui test sul Covid (12%)
- circa il 30% dei dipendenti passa metà giornata su software dedicati alle call (e questo non sorprende nessuno visti i tempi);
- il 20% dei contratti sono stati conclusi su piattaforme di IM
- il 39% delle persone che hanno usato piattaforme IM per condividere dati particolari sono stati richiamati formalmente dai loro capi
- nonostante ciò il 75% dichiara che continuerà a usare le piattaforme IM come ha sempre fatto
Insomma dati particolarmente interessanti, che rivelano una scarsa attenzione alla protezione dei dati in special modo quelli particolari che circolano liberamente su piattaforme la cui sicurezza è tutta da dimostrare e che sono mediamente in aperta violazione del GDPR. Sarebbe interessante vedere in Europa qual’è la situazione. SO di gruppi Whatsapp degli asili con foto di minori che circolano allegramente. Di documenti su maternità inviati avanti e indietro.
Rapporti tesi
Ora, considerato la posizione piuttosto critica del gruppo Facebook relativamente alle istituzioni europee e al rispetto del GDPR credo che le aziende dovrebbero porre maggiore attenzioni nella gestione di questi strumenti.
Concludendo
Qui il compito per i DPO diventa arduo, ma cruciale. È compito loro e dei consulenti privacy educare le aziende. Trovare uno strumento efficace (non certamente whatsapp mi si consenta di dirlo apertis verbis) diventa al momento LA mission per tutti. Signal? Telegram? Altro? Ai posteri l’ardua sentenza diceva il Maestro, ma che non sia troppo in là nel tempo, perché la condivisione dei dati su whatsapp è un grave problema ma apre inquietanti scenari di potenziali databreach.