Il caso Estonia la Digital Republic. Mentre in Italia siamo alle prese con la, ammettiamolo, farraginosa partenza del Fascicolo Sanitario elettronico, il piccolo paese baltico – 1 milione e mezzo scarso di abitanti – utilizza la blockchain per gestire tutto il sistema sanitario, con ottimi risultati. Che l’Estonia sia una delle realtà tecnologiche più all’avanguardia al Mondo lo dicono i dati: 99% di servizi fruibili sul web, 30 start up ogni 100.000 abitanti e il 71% del PIL che proviene da aziende digitali. Dati impressionanti che hanno spinto il New Yorker a definire il piccolo paese baltico la “Digital Republic”.
Un esempio da seguire
È ormai un decennio che si guarda alla Digital Republic come un esempio da seguire. In questo periodo ancora di più, considerando i fondi che da più parti si stanno mettendo in campo per digitalizzazione, informatizzazione e sicurezza. Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le novità introdotte dall’Estonia.
Burocrazia (quasi) azzerata
Uno dei motivi per cui nell’era moderna si spinge e si deve spingere verso un utilizzo sicuro e consapevole della tecnologia, è la riduzione di processi burocratici obsoleti. In questo senso il piccolo paese baltico ha fatto passi da gigante. Facciamo qualche esempio. Partiamo con i dire che l’accesso a internet, da quelle parti, è un diritto fondamentale. Non un di più, un diritto fondamentale, cioè la base per andare poi a costruire strutture ed infrastrutture tecnologiche effettivamente fruibili da tutta la popolazione. Quali servizi? Presto detto. In Estonia il diritto di voto è completamente gestito on line. Dal 2002 – quindi ben 20 anni fa – i cittadini estoni posseggono una carta d’identità digitale con la quale possono accedere a tutti i servizi della PA.
La piattaforma X Road
Vi starete chiedendo come una tale mole di dati particolari possano essere gestiti in sicurezza. Ovviamente per far funzionare la macchina digitale, l’Estonia si è munita di una piattaforma che permette ai vari server di comunicare tra loro attraverso la blockchain. 500 milioni sono circa gli scambi di dati su X road, un sistema che l’Estonia condivide con la vicina Finlandia Un sistema che ha alzato il livello di sicurezza di scambio dati all’ennesima potenza. Ci penserà anche l’Europa? Sarebbe davvero una bella e sana rivoluzione! Più dettagli sulla piattaforma al link.
Matrimoni e divorzi in presenza
Da quelle parti circola una battuta, che riportiamo per far capire quanto siano avanti a livello informatico/tecnologico. In Estonia in presenza si fanno soltanto Matrimoni, divorzi e acquisti immobiliari. Per tutto il resto c’è la già citata carta d’identità digitale che, in realtà, permette all’utente di fare anche operazioni bancarie, prescrizioni mediche e moltissime altre pratiche burocratiche. Rincariamo la dose. In Estonia vige anche la residenza elettronica che, in sostanza, permette ai cittadini di aprire una azienda e firmare un contratto con due click.
Non solo pubblico
Di pari passo ad una pubblica amministrazione quasi totalmente digitale, vanno le imprese private estoni. Il paese baltico è al primo posto mondiale, ormai da anni, per la nascita di start up in ambito informatico. Il sistema locale, inoltre, incoraggia investitori esteri a fare impresa in Estonia. Grazie al programma E-Residency chiunque può avviare un’azienda, anche se non residente.
Estonia, sistema sanitario, blockchain pubblica
Blockchian pubblica. Di fatto è questo che ha reso l’Estonia la Digital Republic. Un paragrafo a parte, in questo senso, va dedicato alla voce “Sanità”. Tema molto discusso in Europa ed in Italia, in particolare con la partenza, diciamocelo, a singhiozzo del Fascicolo Sanitario Elettronico. Anche in quest’ottica, un buon esercizio sarebbe osservare cosa avviene sulle sponde del Mar baltico. Attraverso un sistema che gira in blockchain, la carta personale del cittadino estone è fondamentale strumento anche in ambito sanitario. Gli operatori sanitari, con un sistema che garantisce la sicurezza dei dati, possono accedere a precedenti diagnosi di altri colleghi, prescrizioni ed esami del sangue, radiografie, tac e diagnostica per immagini, eventuali allergie, utilizzo di farmaci, etc. Attraverso il codice identificativo del paziente ogni medico ha, a prova di click, lo storico di ogni paziente. La piattaforma e-Estonia è in grado di segnalare interazioni con cure, attraverso l’utilizzo della IA. Un sistema intelligente e sicuro al quale dovremmo assolutamente guardare.
Estonia e IA, “Alexa” di stato
Il paese baltico è talmente avanti che, oltre ad un sistema ultramoderno ed informatizzato, ha sviluppato in questi ultimi mesi – la notizia è di Gennaio 2022- un sistema di intelligenza artificiale vocale molto simile a quello della “famosa” Alexa, o Siri se preferite. Gli utenti potranno richiedere vocalmente, comodamente da casa: permessi, rinnovare la carta d’identità, denunciare un incidente automobilistico, prendere in prestito libri, per esempio. Per approfiondire vi rimandiamo al comunicato stampa –
Al momento del lancio trenta agenzie pubbliche si sono dimostrate interessate al progetto. L’investimento per la realizzazione del software è costato sui 1,5 milioni di euro. È previsto un incremento di budget fino a 13 milioni.
Guardare all’Estonia
Lo abbiamo detto, lo ripetiamo nelle nostre ovvie conclusioni. In un periodo storico in cui sicurezza del dato, semplificazione dei processi burocratici – semplificazione in generale di processi produttivi, etc etc – uno sguardo verso il modello estone è quantomeno consigliabile, a chi si dovrà occupare – e si sta occupando – della transazione digitale in Italia ed in Europa.