Nuovi orientamenti Bankitalia su Private banking. Lo scorso 3 agosto, Banca d’Italia ha pubblicato le indicazioni in materia di Antiriciclaggio per le Banche specializzate nella prestazione di servizi e attività di Private banking.
Accertamenti ispettivi
Gli orientamenti si collocano all’esito di una campagna di accertamenti ispettivi telematici che l’Autorità ha condotto nel corso del 2022, con particolare focus sul processo di adeguata verifica e monitoraggio della clientela. L’indagine è stata condotta nell’ambito del Private banking, in quanto trattasi di un settore che si caratterizza per un’elevata esposizione al rischio di riciclaggio.
I rischi connessi al Private banking
Stando al documento pubblicato da Banca d’Italia, l’elevata rischiosità sarebbe dovuta ad un insieme di fattori, tra cui, a titolo esemplificativo: la clientela facoltosa; la presenza di PEP e di titolari effettivi difficilmente individuabili; la tipologia di prodotti e servizi richiesti; il valore elevato di operazioni e portafogli.
Mitigazione del rischio
Dalle risultanze degli accertamenti sono emerse una generale consapevolezza da parte degli operatori circa il maggior rischio di riciclaggio associato a questa specifica linea di Business e l’adozione di un approccio precauzionale volto a mitigare tale rischio: si fa riferimento, per esempio, all’attivazione di indicatori specifici per la profilatura o all’esecuzione di continui approfondimenti su eventuali società collegate ai clienti o sulle controparti nelle operazioni.
Criticità
Tuttavia, sono emerse anche alcune criticità, tra cui: l’inadeguatezza dei sistemi di profilatura e di raccolta delle informazioni dei clienti private; la mancata valutazione ai fini dell’attribuzione della classe di rischio dei c.d. veicoli di interposizione patrimoniale, quali i trust o le intestazioni fiduciarie, della presenza di PEP o dell’esistenza di segnalazioni alla UIF pregresse. Infine, rilevate delle falle nel sistema di screening delle operazioni sospette e nel processo valutativo.
Le raccomandazioni
Banca d’Italia, sulla base delle indagini condotte, esorta gli intermediari a rafforzare le proprie procedure di adeguata verifica dei clienti private, attenzionando in particolare i fattori di rischio caratteristici di tale tipologia di prestazione di servizi, nonché il monitoraggio della clientela ai fini del corretto assolvimento degli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette. Gli intermediari, a tal proposito, dovrebbero tener conto del Provvedimento della UIF del 12 maggio 2023 recante un elenco di indicatori di anomalia rilevanti nella valutazione delle operazioni sospette.