Occhiali smart con telecamera di Facebook. E la privacy? È il tormentone di questi giorni.
Prodotti da Ray-Ban permettono di eseguire video, foto e chiamate.
Una luce accesa avvisa se in funzione la telecamera. Per proteggere la privacy delle persone. Mark Zuckerberg, di fatto vuole espandere l’interazione dei contenuti social fuori dai contesti digitali tradizionali uscendo dal binomio smartphone-computer.
I vertici di Facebook, consapevoli di quanto un mezzo di questo tipo possa coinvolgere la questione privacy, ha personalmente invitato tutti gli utenti a spegnere gli occhiali quando si trovano al chiuso.
Al Garante non è però bastato l’invito ad un comportamento etico, da parte di Facebook, specie dopo il caso Whatsapp. Ed è partito con una serie di verifiche formali per veder chiaro sulla posizione dell’azienda, prima della commercializzazione del prodotto.
“Quali garanzie sul rispetto della privacy?”
L’Autorità vuole conoscere in particolare, in che modo vengono tutelate le persone occasionalmente riprese.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto all’Autorità Garante irlandese anche di invitare Facebook a far luce su alcuni dubbi: in che modo il dispositivo interagisce con i social media? quali sono le misure prese per tutelare in particolare i minori? Quali sono i sistemi adottati per rendere anonimi i dati raccolti?
Inoltre, il Garante, ha chiesto anche informazioni dettagliate sull’assistente vocale collegato agli occhiali.
In attesa della verifica, la commercializzazione del dispositivo è rimandata.
La linea, a prima vista, è praticamente identica a quella di un classico Ray-Ban. In realtà, senza l’utilizzo delle mani, indossandoli, si può scattare foto, registrare video, telefonare, ascoltare musica.
Si chiamano Ray-Ban Stories, e sono nati dalla collaborazione tra Facebook ed EssilorLuxottica. Il costo? Circa quello di un normale occhiale griffato – poco più di 300 euro. I più attenti, ricorderanno i primi smart glasses di Google, mai realmente divenuti di largo consumo.
Ci riprova Mark Zuckerberg.
L’idea alla base – ha raccontato mezzo stampa Rocco Basilico, Chief Wearables Officer di EssilorLuxottica – è quella di unire moda e tecnologia in modo che il consumatore possa rimanere connesso, indossando il suo stile preferito. Il nostro paese rappresenta la moda nel Mondo, per questo motivo è stato scelto per il lancio.
Qualche accennno tecnico su I Ray-Ban Stories: due fotocamere da 5 megapixel sono poste agli apici superiori per scattare foto e registrare video, gestite dalla nuova app Facebook View su iOS e Android.
I contenuti, dagli occhiali vengono trasferiti su smartphone. Per poi essere condivisi su ogni piattaforma social o di messaggistica.